Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza colpevole se non si attiva
Ritenuto colpevole dalla Cassazione per un infortunio mortale. Valutata la condotta omissiva a prescindere dal ricoprire una posizione di garanzia
Ritenuto colpevole dalla Cassazione per un infortunio mortale. Valutata la condotta omissiva a prescindere dal ricoprire una posizione di garanzia
Il rinvenimento, presso una società terza fornitrice, di un impianto contabile parallelo a quello ufficiale permette di contestare maggiori imponibili, in forza di prova presuntiva, anche in capo alla diversa società cessionaria, che da tali documenti risulti aver acquistato merce “in nero”. A precisarlo è l’ordinanza 19758/2023 della Cassazione.
La richiesta di risarcimento del danno presentata al datore di lavoro da una domestica infortunatasi cadendo dalla scala mentre rimuoveva delle tende ha fornito alla Cassazione, sezione lavoro, l’occasione per ricordare la ripartizione degli oneri probatori in materia di responsabilità datoriale conseguente alla violazione delle regole in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
Anche gli arretrati dell’assegno di divorzio sono soggetti a tassazione separata, come l’assegno periodico. Questa la posizione della Cassazione, espressa con la sentenza n. 3485/2023.
Nel licenziamento per giusta causa è particolarmente importante procedere a un’adeguata valutazione della proporzionalità tra l’addebito e il recesso. Si tratta, tuttavia, di un’operazione nei fatti frequentemente complessa e sulla quale, quindi, si concentra spesso l’opera interpretativa della Corte di cassazione che, anche da ultimo (sentenza 18334/2022 ), ha fornito delle importanti linee guida in proposito.
Assentarsi dal lavoro senza fornire alcuna giustificazione, per indurre la parte datoriale ad adottare il licenziamento per assenza ingiustificata, è da censurare. Si è così espresso il Tribunale del lavoro di Udine, in una sentenza depositata lo scorso 27 maggio. Si tratta di un’importante pronuncia che intercetta una sorta di prassi che si va sempre più diffondendo, ossia di assentarsi dal lavoro senza fornire alcuna giustificazione per indurre, così, il datore di lavoro a licenziare per assenza ingiustificata.
Comportamenti extralavorativi in contrasto con fondamentali principi etici e sintomatici di un possibile collegamento con ambienti delinquenziali sono idonei a ledere irreparabilmente il vincolo fiduciario alla base del rapporto di lavoro.
Non è dirimente che le condotte estranee alla sfera lavorativa abbiano effettivamente compromesso la funzionalità del rapporto di lavoro, perché il dato decisivo è la potenziale attitudine a pregiudicare la correttezza del lavoratore sui futuri adempimenti connessi al rapporto.
La spesa di pubblicità di entità abnorme rispetto agli interessi ed alle dimensioni dell’impresa non è inerente e dunque non è deducibile. Con la sentenza 2597/2022, la Corte di cassazione ridimensiona i suoi precedenti in termini sulla nozione di inerenza, tornando per certi versi alla posizione assunta dalla stessa giurisprudenza prima del 2018.
È esclusa la detrazione dell’IVA se la fattura d’acquisto riporta una descrizione eccessivamente generica del servizio ricevuto e se il contratto stipulato dalle parti, al quale la fattura fa riferimento, non è idoneo a soddisfare i requisiti di contenuto che devono caratterizzare la fattura.
Ai fini della deducibilità delle spese alberghiere e di ristorazione e della detraibilità dell’Iva a esse afferente è necessario che nel documento contabile o in una nota allegata sia indicato il nominativo dei fruitori delle prestazioni e la motivazione, se rese a soggetti diversi dal committente. Lo ha stabilito la Cassazione, con l’ordinanza 35925/2021.